
La strada infinita (The Endless Road)
un film di / a film by Alberto Valtellina e Paolo Vitali (in produzione)
LA STRADA INFINITA PRESSBOOK ITA
Sinossi
(English synopsis below)
Un antico asse territoriale lungo il quale si è strutturata una porzione della città. Proprio in virtù del suo rango la strada continuerà a svolgere un ruolo ordinatore, di armatura, anche in epoca moderna, diventando l’attestamento di una serie di grandi complessi e spazi che, a partire dalla seconda metà dell’800, attrezzano la città in espansione e danno forma alle nuove esigenze: l’ospedale psichiatrico, il cimitero, la fabbrica, il centro commerciale, il luna park. Luoghi che rifiutano la logica dell’omogeneità del tessuto urbano e si impongono come realtà coerenti e autonome. Eterotopie secondo alcuni autori, luoghi separati e diversamente regolati. In loro presenza la dissoluzione dello spazio che caratterizza la città contemporanea subisce un effetto moltiplicatore. I confini, già incerti, sfumano definitivamente, rendendo impossibile ogni delimitazione o attribuzione di pertinenza.
Synopsis
An ancient territorial axis along which a part of the city has been structured. By virtue of its rank, this road will continue to play an ordering role within the city, i.e. the role of a modern armour, becoming the testimony of large complexes and spaces that, since the mid-19th century, have articulated the expanding city and given shape to its new needs: a psychiatric hospital, a cemetery, factories, a shopping centre, an amusement park. These places reject the logic of urban homogeneity, imposing themselves as coherent, autonomous realities. Some authors call these (separate and differently regulated) places ‘heterotopies’. In these places, the spatial dissolution that characterizes contemporary cities is enormously amplified. Boundaries, which are in themselves uncertain, definitively fade, whereby any act of delimitation or attribution of relevance becomes utterly impossible.
«Ho spinto il lettore a immaginare quel vasto recinto di molti isolati e per quanto i recinti per il bestiame scomparissero nel Settanta, la configurazione è tipica della località, tuttora cosparsa di grandi costruzioni – il cimitero, l’ospedale Rivadavia, le carceri, il mercato, le scuderie municipali, l’ancor presente lavatoio di lane, la birreria, la villa di Hale – circondata dalla miseria di tanti destini mutilati».
Jorge Luis Borges, Evaristo Carriego
Clip “Fabbrica”:
Clip “Cimitero Monumentale”:
Clip “Centro commerciale”:
Clip “Mercato ortofrutticolo”:
Clip “Luna Park”:
Clip “Numero 153”:
Clip “Ex Ospedale Psichiatrico”:
Clip “Tattica e strategia”: